Già durante i primi decenni della fotografia, si usavano mascherini da sovrapporre alla pellicola per ottenere effetti creativi. Cercando sul web anche io ho voluto utilizzare per alcuni miei scatti dedicati a inquadrature di paesaggi comuni o molto conosciuti e quasi scontati, alcuni mascherini sovrapposte alle pellicole. Gli esperimenti che avevo visto praticati da altri, spaziavano da cornici con firme personalizzate o silhouette e stilizzazioni con astrazioni vere e proprie. Qui è iniziata la mia fase creativa con la quale ho prodotto anche io i miei mascherini personalizzati.
Per descriverla semplicemente, si immagini di appoggiare sul vetro della propria finestra un altro vetro con scritto qualcosa sopra a pennarello indelebile. Ad occhio nudo guardandoci attraverso, il nostro occhio sovrapporrà la scritta a pennarello alla vista fuori della finestra. Se al posto del nostro occhio ci fosse una macchina fotografica a pellicola o digitale, verrebbero registrate due immagini sovrapposte. La fase impegnativa ma assolutamente appassionante è proprio quella di progettare lo scatto tenendo in memoria il soggetto presente sul mascherino e la sua posizione cercando con l’inquadratura davanti ai nostri occhi, di comporre un bell’insieme. Il caso, il progetto elaborato e la sperimentazione fanno il successo del risultato.